L'inquisizione E La Strega (italiano) free porn video

This is a FigCaption - special HTML5 tag for Image (like short description, you can remove it)

oLETIZIA LA STREGA

  Era il mese di febbraio dell’anno 1508 e Letizia aveva compiuto da poco i 22 anni. Era alta circa un metro e 70, capelli castani ricci e lunghi, occhi verdi e sebbene non bellissima di viso aveva un corpo attraente con bei fianchi e seni seppur non molto grandi. Lavorava come serva nel palazzo dei Falieri, la famiglia pi? ricca ed importante della citt? e di tutto il contado circostante; i suoi genitori erano morti quando lei era piccola e, siccome lavoravano presso i Falieri, Letizia rimase a vivere presso di loro e sin da piccola era stata costretta a lavorare duramente. Letizia faceva lavori umili, si occupava della cucina e delle pulizie, dormiva nelle mansarde e mangiava gli avanzi della tavola dei signori.

  La vecchia signora Rosilinda, madre dell’attuale capo del casato Fanieri, era morta da poco pi? di un mese. Un lontano parente del casato aveva scritto una lettera dicendo che la giovane moglie aveva perso il figlio che aveva in grembo e il figliolo primogenito era morto di una misteriosa malattia, entrambi cominciarono a star male dopo che erano stati al palazzo in visita il natale precedente e Letizia gli era stata affidata come serva personale. Inoltre Elvidio, il secondogenito di 24 anni del casato, era tornato a palazzo dopo quasi due anni trascorsi in convento per divenire frate, usanza di tutti i figli cadetti del casato, Letizia era molto attraente ed Elvidio vedendola ogni volta sentiva un irresistibile impulso sessuale, ma ormai lui era un frate e non poteva.

  Cominci? a correre voce che Letizia fosse pericolosa, fosse una strega. Il capo del casato Tancredi fece quindi chiamare il giudice inquisitore della citt? e avvis? anche le competenti autorit? ecclesiastiche. Il giudice inquisitore, che messo al corrente dei fatti, decret? che Letizia andava inquisita urgentemente per atti di stregoneria prima che potesse mandare altre malefici sul palazzo e sulla citt? intera.

IL PROCESSO

  Una mattina venne mandata al mercato per le consuete spese al banco delle verdure. Lungo la strada venne bloccata da cinque guardie che senza dir nulla la presero, le ammanettarono i polsi e la condussero alle carceri. Letizia era disperata, non sapeva cosa volessero e perch? la trattenessero in cella. La sua cella era umida, fredda, grande pochi metri quadrati e doveva dormire per terra, dove doveva anche urinare e defecare non essendoci bagni e non potendo uscire; in pochi giorno divenne un locale puzzolente ed insalubre. Per alcuni giorni ricevette solo il carceriere che le portava una volta al giorno una brodaglia orrenda da mangiare, acqua e qualche verdura, e una fiaschetta di acqua. Letizia chiedeva insistentemente durante queste veloci visite di cosa era accusata e sino a quando sarebbe dovuta rimanere in carcere, ma non otteneva risposta, il carceriere sapeva che si trovava dinanzi ad una strega e aveva timore che potesse lanciarli il malocchio se lei avesse ascoltato la sua voce.

  Dopo una settimana vennero a prenderla e le ammanettarono i polsi, le spogliarono i piedi e le misero delle catene alle caviglie in modo che non potesse fare passi pi? lunghi di una decina di centimetri o poco pi?. La portarono alla sala della giustizia posta al primo piano. Qui fu gettata a terra dinanzi allo scanno del giudice. La famiglia dei Falieri con gli altri notabili del paese erano seduti intorno a lei e dietro il popolo, tutti vociferavano che si stava per aprire il processo e che lei era la strega. Letizia si guardava in giro impaurita e temeva sentendo il popolo che diceva che si stava aprendo un processo per stregoneria.  Pochi minuti dopo cadde il silenzio quando entr? il giudice, si sedette allo scanno e guard? seriamente Letizia.

?Sei tu Letizia? .

?SI? .

?Questa corte ti accusa di atti di stregoneria?.

A Letizia si gel? il sangue ed url?:

?Non sono una strega?.

?Questa corte deve decidere cosa ? vero e cosa non lo ?! Non tu!?.

Quindi lesse le deposizioni dei Falieri.

?Codesta giovane di nome Letizia ? al nostro servizio come serva da anni. Ha lanciato il malocchio sul nostro casato, la signora madre Rosilinda ? morta, cos? come i figlioli della moglie del nostro parente, di cui uno ancora non nato. Codesta giovane era al servizio della signora madre e del nostro parente quando venne al palazzo, li ha uccisi con un maleficio. ? una strega, ha tentato sessualmente di allontanare Elvidio dalla retta via del monastero.?

?E’ falso?

?Confessi??

?NO; ve lo giuro sono innocente?

?Si vedr? la tua innocenza? poi rivolto alle guardie ?Portatela in cella?

Lungo la strada verso la sua piccola cella chiedeva alle guardie: ? Cosa mi faranno? Vi prego, ditemelo, lo devo sapere.?

?Non ti preoccupare, per te hanno gi? deciso la condanna e la morte, aspettano solo che ti si faccia confessare?. Letizia scoppi? in pianto.

  Fu gettata nella cella e vi rimase per alcuni giorni.

Una mattina venne a prenderla il boia con gli assistenti.

?Cosa volete da me? NO! NO!?.

  Letizia conosceva il boia, lo aveva visto alcuni anni prima mentre attuava il suo lavoro ed aveva impiccato un ladruncolo sulla piazza della citt?, e lo ricordava quando aveva squartato una ragazza accusata di prostituzione; si ricordava le urla della condannata, sino alla fine si proclam? innocente, ricordava che aveva circa la sua et? attuale e che per morire ci mise quasi un’ora dal momento in cui gli staccarono a mazzate le gambe. Letizia sapeva che se veniva a lei sarebbe stata torturata per farla confessare, ma lei non poteva confessare perch? era innocente, questa era la sua forza.

PRIMA SESSIONE

  La presero e la condussero alla sala delle torture; per arrivarci camminarono per lunghi corridoi bui e umidi. Durante il percorso prov? a divincolarsi ma le mani forti del boia e dei suoi assistenti la tenevano ferma, anche se sarebbe fuggita non poteva andare da nessuna parte perch? era tutto chiuso e subito sarebbe stata ripresa dal boia e dai suoi assistenti. Arrivarono alla stanza. Questa era una stanza fredda, umida e buia, solo le torce davano un minimo di luce, al centro vi erano gli strumenti, ad un angolo lo scanno del giudice. Letizia era letteralmente bloccata dal terrore.

  Il giudice ancora non era arrivato. A Letizia vennero strappate le vesti, il suo corpo nudo era penetrato dall’umidit? della stanza. Per pudore cercava di coprirsi le parti intime ma il boia e gli assistenti le afferrarono le braccia in modo che fosse scoperta e cominciarono a tastarle i seni, il deretano e la vagina, Letizia ripeteva di essere innocente mentre sentiva le loro mani grosse e callose che accarezzavano vogliose il suo corpo dolce e sensuale. Poi il boia prese una lametta e la depil? completamente, anche della peluria vaginale, i lunghi capelli le furono tagliati in modo che non fossero pi? lunghi di cinque o sei centimetri. Fu mandato un assistente dal giudice ad avvisarlo quando tutto fu pronto.

  Dopo pochi minuti entr? il giudice con Tancredi ed Elvidio, la guardarono. Poi il giudice sal? sullo scanno e disse:

?Letizia, questa corte deve verificare se sei veramente una strega o meno.?

?E’ sicuramente falso, sono innocente.?

?Zitta! Puttana di satana!?

  Letizia non rispose a queste offese.

?Ti si accusa di stregoneria, ? vero??

?NO?

  Url? Letizia spaventata mentre gli occhi dei due Falieri erano rivolti a lei e osservavano con attenzione il suo corpo nudo.

?Letizia, confessa che sei una strega e ti rimanderemo in cella senza farti nulla.?

?Vi prego, non posso confessare di essere ci? che non sono. Lasciatemi andare ci sar? stato sicuramente un errore..?

?Devo dirti che se non confessi saremo costretti a ricorrere alla tortura per sapere se sei una strega?

?NO! Vi prego la tortura no! Non sono una strega questa ? la verit?!?

?Allora confessi??

?Come posso confessare cose che non ho fatto??

?Torturatela. Voglio che confessi!?

?NO! Vi prego la tortura no!? urlava Letizia mentre a mani giunte si buttava ai piedi del giudice e dei Falieri.

Gli assistenti del boia la presero, la sollevarono e la trascinarono in un angolo. La buttarono al suolo e le chiusero i piedi in dei ceppi, i piedi erano esposti alla tortura a partire da tre o quattro centimetri sopra la caviglia, Letizia li poteva muovere in entrambe le direzioni di circa dieci centimetri. Le mani furono incatenate dietro la colonna cui era poggiata la schiena, per il resto era libera di muoversi. Continuava a proclamarsi innocente. Il giudice le si accost? e chiese:

?Allora confessi??

?NO!!!?.

  Il boia cominci? a spalmare sulle piante dei piedi di Letizia del grasso infiammabile.

?Allora? Immagino che non vuoi soffrire??

  Letizia era piena di panico, scosse la testa in senso negativo.

?Quindi dimmi la verit?!?

?C’? un errore, io non sono una strega?

?Letizia? le disse il giudice mentre le accarezzava il volto ?mi dispiace vederti soffrire, ma devo sapere la verit?!?

  Il boia prese una torcia e l’accost? al piede destro nudo della strega, la fiamma lo avvolse.

?AARGHHAAA? 

  Letizia si contorse tutta, il viso si digrign?, un fremito le percorse le gambe cercando di alzare i piedi ma i ceppi lo impedivano, entrambi i piedi involontariamente si contorsero e si agitarono per quanto potessero dai ceppi, le dita si agitarono convulsamente. Piangeva senza nemmeno accorgersene, era diventata rossa integralmente. Non aveva mai pensato che un giorno sarebbe stata sottoposta a delle torture e con l’infamante accusa di stregoneria.

  Dopo pochi minuti riprese:

?Sono innocente c’? sicuramente un errore, non sono una strega, questa ? la verit?!!?

?Bugiarda, questa non ? la verit?, la verit? ? che tu hai ucciso con un maleficio i nipoti dei Tancredi e sulla loro casa hai lanciato il malocchio?

?Vi sbagliate, ? tutto falso?

  Il boia pose la fiaccola sul piede sinistro di Letizia che per sentirsi pi? forte e resistere alle torture, gi? ora insopportabili, si mordeva le labbra per non urlare. Il giudice le sussurr? in un orecchio:

?Piccola prostituta di satana, capisci il linguaggio del boia o no? Capisci che oggi ? in vena artistica, quindi confessa?

?Mai, non posso confessare.?

  I piedi erano entrambi rossi per le ustioni, i polsi incatenati dietro la colonna le dolevano, in quanto li agitava convulsamente ma le catene non lo permettevano.

  Nuovamente il giudice inquisitore pose la sua domanda. Letizia stavolta rispose:

?Vi prego sono innocente, se mi bruciate i piedi come far? a camminare??.

  Tra le risate generali Tancredi le rispose ?Che domande, bruceremo anche il resto!!?.

  Il boia disse ?Non ci credi? Guarda? e le poggi? la fiaccola nuovamente sul piede  destro.

?AARGHHAAA?.

  Letizia sobbalz? tutta, si spinse dinanzi facendo perno sul deretano. La tortura stava dando i suoi effetti di dolore che scatena il panico nella condannata sino a farla confessare. In effetti i piedi erano molto rossi e la pelle gi? si apriva in pi? punti per le fiamme, decisero di far riposare la sventurata e di riprendere l’indomani la tortura, altrimenti farla confessare in un solo giorno non sarebbe stato divertente e poi il Mallus Maleficarum parlava chiaro, si potevano attuare tutte le sedute di tortura che si voleva per far emergere da una strega la verit?, anzi affermava anche che si poteva torturarla anche dopo la confessione per avere altre informazioni utili.

IN ATTESA

  Vennero liberati i polsi e le caviglie. Siccome i piedi erano ustionati due guardie l’afferrarono sotto le ascelle e la condussero alla sua piccola e sudicia cella; qui le misero un collare intorno al collo e la incatenarono alla parete. Ricevette da mangiare una brodaglia di qualit? migliore, in quanto doveva sopportare anche la sessione dell’indomani. La nottata fu terribile, Letizia non riusc? a dormire, aveva puro terrore della tortura e il dolore delle ustioni era lancinante. Aveva deciso che non avrebbe confessato, se avesse insistito a proclamarsi innocente avrebbero capito che era innocente veramente e la avrebbero rilasciata, tanto la prima sessione era passata e aveva resistito. Si, sarebbe stata liberata, in tal caso non sarebbe tornata a lavorare dai Falieri che l’avevano denunciata, ma avrebbe anche penato a trovare un nuovo lavoro per via sia della difficolt? delle ferite riportate che le avrebbero impedito di lavorare; inoltre per la fama di strega che ormai sfortunatamente aveva avrebbe dovuto cambiare citt?.

  Poi gli venne in mente una domanda: e se invece confessasse? Sapeva che le streghe di solito sono condannate al rogo, il dolore era gi? troppo adesso per le ustioni figurarsi sul rogo! Avrebbe fatto di tutto per farsi condonare la condanna al carcere a vita o all’impiccagione.

SECONDA SESSIONE

  L’indomani entrarono di buon ora gli assistenti del boia e le tolsero il collare dal collo, senza dirle nulla la trascinarono di peso alla sala delle torture e la lasciarono a terra in mezzo alla sala.

?Dove eravamo rimasti ieri?? Chiese l’inquisitore.

  Rispose il boia:

?L’inquisita si rifiuta di parlare, si proclama innocente?.

  Il giudice severamente rivolto a Letizia disse:

?Allora ti rifiuti di confessare??

?Io non confesser? mai di essere una strega per il fatto che non lo sono?

?Se lo sei o non lo sei lo decideremo noi. Ed ora torniamo a noi: hai mai partecipato al sabba? Al ballo delle streghe? Come strega hai mai praticato sesso con il Maligno??

  Le accuse divenivano peggiori, Letizia non aveva fatto sesso con il Maligno, aveva le prove essendo ancora vergine come poteva esserlo se la si accusava di ci??

?No, tutto quello di cui mi accusate ? falso, io sono innocente!?

?Sei ostinata, dovremmo nuovamente torturarti. Signor boia portate questa inquisita al supplizio della corda!?

  Una corda cadeva dal soffitto correlata ad una carrucola, la stessa corda era poi controllata a terra con un argano girevole. Le braccia di Letizia furono legate dietro la schiena ei polsi furono legati alla corda, quindi una catena le fu passata intorno alle caviglie, i polsi si toccavano, le caviglie erano a contatto. Letizia non aveva mai visto torturare qualcuno e ogni attimo era una nuova terribile novit?.

?Cosa ? questa corda? Cosa mi fate? Sono innocente!? andava ripetendo per tutta l’operazione.

  Il boia, mentre gli assistenti la preparavano, le disse:

?Ora ti solleveremo sino al soffitto e ti lasceremo cadere??

?Ma ? doloroso?? chiese Letizia con un’angoscia nel cuore.

?Prova?.

?NO! Ho paura?, ma gi? l’avevano alzata facendo girare l’argano.

  La sollevarono di molto dal pavimento. Le braccia seguendo la corda si alzarono sino a che le mani toccarono il soffitto, quindi la fecero cadere, in un attimo arriv? a terra, le spalle le dolevano perch? tutto il peso del corpo gravava su queste; inoltre durante la brusca discesa le spalle erano costrette a muoversi dietro la schiena verso l’alto in modo contrario al loro movimento naturale.

  La fecero rialzare. Il giudice torn? alla carica:

?Allora sei o non sei una strega??

?NO!?.

?E’ vero che hai lanciato il malocchio sul casato dei Falieri? ? vero che odi i tuoi padroni sino al punto di usare la tua magia nera per ucciderli??

  Letizia piangeva, erano anni che lei viveva grazie ai Falieri, per lei erano la sua famiglia, vi era affezionata.

?E’ tutto falso?

  La alzarono da terra in modo che i piedi fossero a mezzo metro dal pavimento e attaccarono dei pesi da 10Kg alla catena che univa le caviglie, Letizia sent? il peso tirargli il corpo verso il basso e per un attimo le manc? il respiro.

?Con che unguento hai ucciso la vecchia signora??

?Sono innocente, con nessun unguento?.

  La alzarono sino al soffitto, durante tale operazione pieg? la testa verso il braccio destro e sussurr? alcune preghiere. Arrivata il cima sent? tutto il peso tirarla in basso, con tutta la forza che aveva nelle braccia si irrigid? aspettando la caduta.

?Letizia ? vero che hai lanciato il malocchio sul palazzo dei Falieri??

?NO! Sono innocenAAGHRRAAAAA?. Letizia si ritrov? buttata a terra in una pozza di urina che le fuoriusciva dalla vagina, spesso con la tortura si perde la capacit? di regolare il proprio corpo.

  Tancredi scoppi? a ridere ?Si ? pisciata sotto?.

  Le spalle erano gonfie e rosse, fu fatta alzare e il giudice chiese:

?Hai fatto sesso con satana? Hai partecipato al sabba??

  Letizia tra lente lacrime che le scendevano sul viso disse:

?No, ve lo giuro sono innocente, ma vi prego basta. Se continuate cos? mi ammazzerete?.

  La testa le scoppiava, a malapena respirava, sentiva il suo cuore andare in tachicardia. Sapeva che doveva resistere, doveva dimostrare che era innocente e l’unico modo per farlo era non confessare.

  Fu alzata a mezz’aria e le vennero aggiunti altri 15Kg. Quando sent? il peso aumentare scoppi? in lacrime e tra queste diceva: ?Piet?, vi prego, non ne posso pi? di queste torture?.

?Allora, sei o non sei una strega??

?NO! Non torturatemi pi?! Fa malissimo!!!?

?Vuoi mettere fine alle torture?

  Letizia non rispose ma la testa ondeggi? in modo affermativo, era il suo unico desiderio che ora aveva, insieme a essere rilasciata come innocente.

  Il giudice le url? ?CONFESSA?

?Mai? rispose con un filo di voce.

  Venne tirata su fino al soffitto, non oppose resistenza stavolta irrigidendo le braccia. Dopo pochissimi secondi venne fatta ricadere a terra. ?AAARGGGHHHAAAAAAA?.

  Cadendo vomit? su se stessa e ricadde nel suo rigurgito. Le spalle, si vedeva chiaramente da come erano gonfie e rosse, erano entrambe lussate, le scapole erano fuoriuscite dal loro normale posto. Letizia era buttata a terra impossibilitata a muoversi per i pesi ai piedi e le spalle lussate, il volto era immerso nel suo rigurgito e intorno alla vagina vi era la sua urina che si stava lentamente asciugando; respirava affannosamente a bocca aperta. La lasciarono riposare per pi? di mezz’ora. Era percorsa da brividi di freddo, chiese con un filo di voce dell’acqua. Acqua per? non ne avevano, il boia prese una tazza da uno scaffale al muro, estrasse il pene e vi pisci?, poi lo passarono agli altri che fecero altrettanto; in ultimo con delicatezza il boia lo poggi? alle labbra di Letizia che bevve, sentiva che quell’acqua non era tale ma la sete era troppa e bevve con ingordigia.

  Finita la pausa fu nuovamente alzata, non era riuscita a pensare ad altro che alla tortura e al dolore per tutto il tempo.

?Ritorniamo a noi, ti si accusa di stregoneria. ? vero??

?NO!!?

?E ne sei sicura??

?SI?.

?Alzatela con altro pesi?

?NO! Altri pesi no per favore!?.

  I pesi furono prontamente aggiunti, ora alle sue caviglie seghettate dalla catena pendevano 40Kg. Ora era sospesa a mezz’aria tra il suolo e il soffitto, sentiva tutto il corpo tirato verso il basso dai pesi.

?Ti faccio alzare se non confessi?.

  Letizia sentiva brividi forti su tutto il corpo teso dalle corde e dai pesi, capiva che doveva avere una febbre molto elevata; la sua mente era talmente confusa che non rispose. Fu alzata e nuovamente lasciata cadere. Cadde a terra svenuta. Era esausta, si capiva che stava per cedere e si capiva anche che non sarebbe resistita a lungo. Era il momento idoneo per farla confessare, ma un'altra alzata, anche con pochi pesi, sarebbe stata rovinosa ed eccessiva, le braccia si sarebbero potute amputare per il peso eccessivo e sarebbe morta entro poche ore per le ferite anche se subito avessero tamponato le ferite con dei ferri roventi. Decisero di sospendere la  tortura, con una secchiata di acqua gelida venne svegliata.

  La alzarono, le piante dei piedi toccarono il suolo e Letizia sent? penetrarvi il freddo; appena le slegarono i polsi, dovendo reggersi ora sulle sue gambe, cadde a terra come un peso morto. Decisero di concederle un po’ di riposo e quindi di riprendere la stessa seduta alcune ore dopo. Senza che nessuno le disse nulla venne trascinata come un peso morto nella cella, qui le incatenarono il collo al muro con la catena come la notte precedente, quindi la lasciarono a se stessa. Nel pomeriggio, dopo che il giudice, i Falieri, il boia e gli assistenti ebbero mangiato vennero nuovamente a prelevarla. La trascinarono ai ceppi del giorno prima, la legarono, e nelle ferite aperte per le ustioni le inserirono dello zucchero in modo che entrambi i piedi fossero infetti, quindi portarono un barattolo pieno con delle formiche e le deposero aperto dinanzi ai piedi di Letizia. Per evitare che urlasse le chiusero la bocca con un boccaglio, uno strumento che, legato dietro la nuca, bloccava il moto delle mascelle tramite una grossa pallina di legno incastrata tra i denti.

  Il giudice inquisitore disse:

?Letizia questa corte deve appurare la verit?, perci? ti lasciamo un’ora per riflettere e poi torneremo, allora se vorrai confessare sarai libera di farlo?.

  Quindi le misero davanti una clessidra e per mettergli terrore anche la sedia ustionante appuntita dicendogli che se non avesse confessato la si sarebbe legata alla sedia e torturata con ferri roventi. Letizia mugugnava qualcosa come ?No! No!?; gi? era vinta dal terrore di sentire le formiche che le camminavano dentro le sue carni. Prima di uscire dalla stanza i Falieri sputarono su Letizia e il pi? giovane vi pisci? in faccia, l’urina si scese velocemente sul suo viso ed in breve cominci? a cadere a terra.

  Rimase un’ora in completa solitudine a pensare, ma per la febbre sempre pi? alta e per il dolore delle spalle lussate, dei piedi ustionati ed infetti a malapena riusc? a pensare. Dopo pochi minuti che rimase sola le prime formiche cominciarono a camminare sulla pianta dei suoi piedi, sentiva il solletico; poi cominciarono ad entrare nelle ferite e a muoversi dentro le sua carni. In breve una lunga linea nera di formiche congiungeva il barattolo ai piedi della strega, le sentiva dentro di s? ed era completamente schifata, nei primi minuti del banchetto delle formiche url? e agitava i piedi di quei pochi centimetri che i ceppi le concedevano, si ripiegava su s? stessa sentendole camminare dentro le sue carni, sentiva dal malessere come se tutte le sue viscere fossero mangiate da quegli insetti e fossero per scoppiare. La vista della sedia le provocava terrore, aveva paura e sapeva che se non avrebbe confessato subito lo avrebbe fatto seduta su quella sedia con sofferenza maggiore, soprattutto il tempo non passava mai con quella clessidra, le gambe immobilizzate ormai erano un susseguirsi di crampi fortissimi. Ormai aveva deciso, smise di pensare e si arrese completamente al volere dei suoi aguzzini, aveva deciso che era una strega e che aveva fatto tutto ci? per cui il giudice la accusava.

  Al tempo stabilito entrarono, le tolsero dalla bocca il boccaglio, la bava le fuoriusc? copiosa. Il giudice chiese:

?Allora??

?Confesso? disse Letizia tra lacrime che le rigavano il viso ?sono una strega, ho ucciso la signora e i figli del parente, ho messo il malocchio sul palazzo e su quanti vi abitano, ho partecipato al sabba molte volte, ho praticato sesso con satana. Ma vi scongiuro non torturatemi pi?? e ripeteva questa frase all’infinito.

  Le sue parole furono messe agli atti mentre gli assistenti del boia tolsero il barattolo delle formiche e incominciarono ad aprire le ustioni per passare delle erbe ed uccidere le formiche che vi si muovevano.

  Il giudice volle controllare se effettivamente aveva fatto sesso con satana e pertanto il boia verific? personalmente che era vergine; questo era un fatto normale all’epoca, molte ragazze rimanevano vergini fino alla prima notte di nozze. Allora il giudice le chiese:

?Come hai fatto sesso con Satana??.

?Al Sabba?.

?Come e quante volte??.

?Lui mi sceglieva tra tante perch? diceva che ero la sua prediletta, mi portava sul colle pi? alto del contado e l? mi concedevo a lui?.

  Letizia si ferm?, non capiva come le parole le uscissero dalla bocca e come riuscisse a trovarle dentro di s?, voleva almeno dire delle cose che non mettessero la sua posizione in peggio di quello che gi? era ma non ci riusciva.

?Allora, quante volte lo hai fatto? E ti ricordo che se non parli e le cose che mi dici non sono sufficienti per incolparti c’? la sedia che ti attende?.

?Cento volte, ogni volta che partecipavo al Sabba lo facevo con lui?.

?Come avveniva??

?Gi? ho detto, lui mi sceglieva e mi portava con lui?.

  Piangeva lentamente.

?Poi? Cosa facevate quando ti portava via??

?Lui mi sdraiava a terra, poi il suo pene grande entrava in me, mentre la sua lingua biforcuta leccava i miei seni e le mie labbra?.

?Quanto durava? Dove lo metteva il pene??

?Durava sino all’alba, per ore.?

?Dove lo metteva il pene? Nella vagina, in bocca, nel culo??

?Ovunque, a volte prendevo il suo sperma e lo portavo nella mia stanza e lo mangiavo aspettando il Sabba successivo, a volte mi chiese di fare sesso con altri diavoli?

  Le sue parole intanto erano tutte messe agli atti.

?C’erano diavoli donne con cui hai fatto sesso??

?Si?

?Ti ? piaciuto??

?Si?

  Letizia ormai era in preda ad allucinazioni, sentiva il suo cuore battere violentemente, sentiva il suo corpo martoriato dalle torture urlare di dolore, rispondeva alle domande poste dall’inquisitore in modo da accontentarlo, in modo da evitare un’altra sessione di tortura.

  Le sue parole intanto erano tutte messe agli atti.

?Bene, vedo che ora cominci a ricordare. Dove praticavi il Sabba, come ci andavi??

?Era tutti i sabati notte, ci andavo volando dalla finestra della soffitta del palazzo?

?Chi ti ci ha portato la prima volta??

?Sono andata da sola?.

?Sicura??

?Si, sono andata da sola perch? sin da quando sono nata ho capito che Satana era il mio signore e padrone?.

  Letizia sapeva che se non avrebbe detto cos? sicuramente le avrebbero chiesto i nomi di chi c’? l’aveva condotta la prima volta, sarebbe stata quindi torturata di nuovo sino a che avesse detto tutti i nomi, e sicuramente tutte le persone che avrebbe nominato sarebbero state anch’esse accusate di stregoneria.

?E quanti anni avevi la prima volta??

?Dodici anni?:

?Perch? sei vergine??.

?Mi ha fatto dei doni?.

?Che doni? Perch? sei vergine??.

?Mi ha dato la verginit? dopo il sesso, cos? nessuno avrebbe sospettato di nulla?, e intanto piangeva.

?Bene, perch? hai portato il malocchio sul palazzo dei Falieri, perch? hai ucciso??.

?Me lo ha chiesto lui cos? mi ha potuto dare la verginit?! Vi prego non ne posso pi???.

  In effetti Letizia aveva la testa che le scoppiava ed il dolore delle spalle lussate era enorme, a malapena riusciva a capire cosa il giudice le chiedeva.

?Non ti preoccupare, strega! Ci basta?.

  Venne slegata, le spalle a pugni furono riportate in asse e i piedi furono disinfettati con erbe e fasciati. Quindi venne ricondotta di peso alla cella.

LA SENTENZA

Nella cella pass? giorni buttata a terra, consumata dalla febbre e dall’umido, sempre incatenata al muro tramite il collare. In quel periodo mangi? pochissimo. Dopo una decina di giorni vennero gli assistenti del boia, le fasciature le furono tolte e i piedi stavano molto meglio, non erano pi? rossi ed ormai le bolle si erano ritirate. Venne ammanettata mani e caviglie fu ricondotta alla sala di giustizia. Lungo il percorso il boia le disse:

?Ora ti condannano, ti chiederanno se confermi la dichiarazione che ci hai reso durante gli interrogatori, se non lo farai ricorda che la sedia ti attende, ricominceremo da capo con le torture sino a che non confesserai di nuovo?.

  Poi uno degli assistenti intervenne:

?Mi raccomando devi dare la massima riverenza al giudice, ? come se ti stesse facendo una grazia, in fin dei conti stiamo salvando la tua anima dal maligno.?

  Arrivati nella sala della giustizia la fecero inginocchiare dinanzi a tutti al centro della sala. Era ancora nuda, per pudore cercava di coprirsi per quel poco che le catene consentivano, i potenti del paese si limitavano a guardarla, mentre il popolo dietro urlava ?Strega sei proprio bona? e cose simili. Essere visti cos? nudi in pubblico era il massimo del disonore e Letizia ne soffriva.

  Pochi minuti dopo entr? il giudice e cadde il silenzio, Letizia fu fatta alzare, tutti erano fissi su di lei. Il giudice si sistem? sullo scanno.

?Sei tu Letizia, accusata di stregoneria??.

?Si vostra eminenza?.

?Letizia questa corte si ? riunita per verificare la tua colpevolezza di stregoneria?.

  Quindi pass? la parola al notaio che aveva scritto tutte le dichiarazioni durante gli interrogatori.

?La suddetta Letizia afferma di aver partecipato cento volte al Sabba, in ognuna di queste occasioni ha fatto sesso con il Maligno in quanto da lui prediletta, il Maligno le ha inserito il suo pene nella vagina, in bocca e nel deretano; l’accusata ha inoltre preso lo sperma del maligno per mangiarlo in attesa del successivo Sabba. Afferma di essersi recata al Sabba di sabato notte volando, di aver partecipato da sola al primo Sabba a dodici anni in quanto sin da piccola ha capito di adorare il Maligno. Il Maligno le ha chiesto di portare il malocchio sul palazzo dei Falieri e di uccidere i figli del parente e la signora madre Rosilinda usando arti nere per ricevere in cambio la verginit? in modo che nessuno potesse sospettare che fosse una strega?.

  Il giudice inquisitore chiese:

?E’  vero tutto ci???.

  Pensava alla sedia :

?SI! Vostra eminenza?.

  Il popolo come impazzito url?:

?A morte la strega, al rogo! Al rogo!?.

  Quando cadde il silenzio in giudice chiese:

?Hai qualcosa da chiedere a tua discolpa??.

?No vostra eminenza?.

?Prima che decidiamo la condanna hai qualcosa da chiedere a questa corte??

  Letizia in atteggiamento di preghiera disse:

?Vi prego vostra eminenza, siate magnanimi con me, ho peccato ma vi scongiuro abbiate piet? di me.?.

  Il giudice si alz? in piedi:

?Questa corte condanna te Letizia per atti di stregoneria alla pena capitale. Che nel giorno di festa di tale contrada sia portata ignuda sulla pubblica piazza, ivi le siano straziati i seni per aver praticato sesso con Satana e quindi sia arsa viva.?

?NO! Vi prego piet?, piet??

  Urlava Letizia buttandosi a terra e unendo le mani in segno di preghiera verso i Falieri e verso il giudice. Il popolo dietro di lei diceva che la strega meritava la sua morte e gioiva che un tale pericolo era scampato.

  Venne presa e ricondotta in cella, durante il percorso chiedeva alle guardie.

?Come posso scappare dal rogo! Aiuto!?

  Le risposero:

?Non ti preoccupare, considerati gi? bruciata?

  E ridevano mentre Letizia cadeva sempre pi? nel terrore.

PREPARAZIONE

  Per evitare che in carcere si fracassasse la testa contro il muro per evitare il rogo le incatenarono i polsi al soffitto e le caviglie al pavimento in modo che non potesse muoversi, n? dormire per pi? di pochi minuti consecutivamente.

  Dopo pochi giorni dalla pronuncia della sentenza venne nella sua cella il frate confessore, era alto e con una barba lunga che sembrava proprio un santo. Si mise dinanzi a Letizia, i suoi occhi per alcuni istanti si posarono sul suo volto e sul suo corpo nudo.

?Confessa i tuoi peccati?.

?Vi prego, almeno voi mi dovete aiutare, io non sono una strega, ho confessato solo perch? mi avrebbero ammazzato con quelle torture.?

?Lo sai che c’? un comandamento che dice di non dire falsit???

?Ma vi giuro, questa ? la verit?!?

?Sono qui per assistere una strega prima dell’esecuzione, non per sentirti dire stupidate riguardo ad una ipotetica tua innocenza! Se vuoi almeno ridurre le tue pene all’inferno, visto che non potrai andare in nessun altro posto, devi confessare il tuo concubinato con Satana!?

  Letizia piangeva, aveva sempre avuto fede, tutte le domeniche aveva partecipato alle funzioni, alle processioni, ai digiuni in tempo di quaresima. Sapeva che stava sbagliano a confessarsi dinanzi al frate, che sbagliava a proclamarsi strega e concubina di Satana, ma non voleva affrontare le fiamme senza confessione, anche a costo di mentire.

?Sono una strega, ho fatto sesso con Satana in persona, ho ucciso delle persone e portato il malocchio?:

?Finalmente capisci che devi dire tutti i tuoi peccati.?

?Vi prego assolvetemi?.

?Non posso, strega, una come te non ? degna del conforto Divino, se lo vuoi chiama il tuo Satana. Io non posso perdonarti?.

  Usc? dalla stanza. Letizia piangeva e singhiozzava, ora, anche se innocente sarebbe andata all’inferno sicuramente perch? non confessata in punto di morte.

  Ricevette nei giorni successivi solo la visita del carceriere con un paio di guardie che gli portava da mangiare, quelle due volte da pochi minuti l’una erano le uniche volte in tutta la giornata che le sciogliessero le catene dei polsi per mangiare, era costretta a mangiare il piedi; tutti i suoi bisogni corporali li faceva in piedi e in breve le mosche si posavano sul suo corpo che era divenuto un deposito di feci sul deretano gambe e di urina intorno alla vagina.

  Ormai era condannata rea confessa e come tale rivolgere un qualsiasi peccato contro di lei non era considerato tale, se poi tale peccato serviva a disonorare la strega era ancora meglio. Dopo sei giorni dalla sentenza Elvidio, il giudice ed il boia entrarono nella cella, Letizia lo sapeva che quella era la sua ultima sera prima del rogo, erano venuti a dirglielo poco prima, soprattutto serviva al boia di sapere quanto fosse alta la strega per preparare il palo, inoltre era stata pulita dalle guardie mentre era ancora incatenata, gli buttarono un paio di secchiate d’acqua gelida addosso e la strofinarono velocemente con delle spugne. Venne slegata e condotta alla stanza delle tortura, per farla entrare dovettero trascinarla di peso perch? non vi voleva entrare. I tre si spogliarono mentre Letizia sussurrava piano ?No, no? buttata in un angolo capendo cosa stavano per farle.

  Quindi il boia e Tancredi la alzarono di peso e la trascinarono dinanzi alla sedia.

?Ora scegli o la sedia o concediti a noi?.

?Piet?, vi prego, non potete farmi scegliere tra queste due cose?. 

  Piangeva.

?Puttana! Hai fatto sesso con il maligno e non vuoi con noi!?

  Il boia si avvicin? alla sedia e cominci? a prepararla scaldando i carboni con cui arroventare i ferri da tortura.

  Letizia tra i due mali scelse il minore, cio? quello che comportava minor dolore fisico. Si butt? a terra sulle ginocchia.

?Far? tutto quello che mi chiedete ma altra tortura non la posso sopportare?:

  Il giudice le si fece dinanzi con il pene fuori dalle vesti.

Senza nemmeno pensare Letizia lo afferr? con entrambe le mani e lo masturb?. Lo sperma cominci? a cadere sulle sue mani dedicate.

  Quindi il giudice ordin?:

?Lecca?

  Letizia si avvicin? e lo lecc? lateralmente schifata, leccare quell’organo ad un vecchio quale il giudice le inorridiva. Il giudice le fece capire che voleva di pi? e cos? Letizia trattenendo il fiato se lo infil? in bocca ingerendo lo sperma che ne fuoriusciva. Letizia aveva pensato che un giorno avrebbe fatto sesso con un suo futuro amore, ma ora in preda al terrore della sedia e nell’imminenza della sua morte si concedeva per evitare altro dolore. Pass? quindi al farsi leccare i seni dal giudice, la sua lingua da vecchio la disgustava mentre la leccava. Poi questi la spinse su un tavolaccio, e inser? il suo pene nell’ano di Letizia, lei cercava di aggrapparsi con le mani ai bordi della tavola, con la fronte faceva forza sul tavolo e la schiena era arcuata. Dopo pochi minuti venne girata, dovette subire una violenta penetrazione vaginale, in un primo momento prov? ad alzare le gambe come se cercasse ancora di difendersi ma poi si arrese completamente. La sua mente durante tutto il tempo era come offuscata, nemmeno lei avrebbe potuto dire a cosa stava pensando. Era durato tutto per una ventina di minuti ma si sentiva sporca e si faceva schifo per quello che stava facendo, perdere la sua dignit? di donna e la sua virginit? per evitare la tortura.

  Tocc? quindi al boia che fece lo stesso del giudice, con lui Letizia si concesse senza molte storie. Poi i due, sapendo l’attrazione che Elvidio provava per la strega li lasciarono soli. Elvidio fu il pi? violento perch? sperava che in tal modo l’attrazione verso il genere femminile sarebbe scomparsa dalla sua vita. Ogni orifizio del corpo di Letizia venne utilizzato, mentre lei era sempre pi? esausta e disgustata del suo comportamento, la bocca, l’ano, la vagina, furono penetrati pi? volte;  Elvidio le chiese anche di farle una masturbazione tenendo il suo pene tra i seni, un’altra tenendolo tra i piedi. Era esausta chiedeva di smettere ma Elvidio ci aveva preso gusto, tanto fare sesso con una strega sicuramente non ? peccato; si fece pulire il pene da Letizia con la lingua e dovette asciugarlo con i capelli. In ultimo Elvidio mise il pene in bocca a Letizia come aveva gi? fatto altre volte ma stavolta vi urin?. Letizia non disse nulla per paura della sedia ma era schifata dal sentire quel liquido caldo e dal sapore insipido che le penetrava velocemente in gola.

  Fu ricondotta in cella ove fu nuovamente incatenata.

L’ESECUZIONE

?Ave Maria, piena di grazia il Signore ? con te..?

  Pregava, non sapeva che ora fosse, ma gi? un tiepido sole entrava dalla minuscola finestra della sua cella quando la porta si apr?, gli assistenti del boia vennero a prenderla, la portarono fuori nel cortile del palazzo attraverso stretti e bui corridoi. La luce le diede fastidio per qualche secondo, erano settimane che era entrata nelle carceri. Allora era una ragazza come tante, ora era una strega da ardere al rogo.

  Appena arriv? all’aperto cominci? a gridare:

?Piet?, vi scongiuro il rogo no, vi prego! Abbiate piet? di me!?.

  Non sapeva nemmeno lei perch? lo gridasse, visto che ormai si considerava gi? morta, ma le veniva istintivo, sperava che in qualche modo si sarebbe ancora potuta salvare. La fecero salire su di un carro scoperto. Era in piedi, le misero delle catene che le tenevano i polsi incatenati ai bordi del carro in modo che non potesse scappare. Per il resto era libera di muoversi poich? non le misero altre catene. Era nuda integralmente e non si poteva coprire in alcun modo.

  Il carro si mosse scortato dai soldati. Uscirono dal cortile del palazzo ed il carro cominci? a muoversi per le principali strade del paese; la folla la guardava, le sue coetanee le gridavano:

?Ben ti sta a fare sesso con Satana invece di aspettare a prendere marito?.

  I ragazzi commentavano il suo corpo cos? carino e sensuale, i vecchi la vedevano e ringraziavano il buon Dio di aver dato la possibilit? di uccidere un essere indemoniato prima della loro morte. In ultimo, la cosa che forse dava pi? fastidio a Letizia erano le madri con i bimbi piccoli che li portavano a vedere la strega, come era fatta e come doveva essere trattata. Essendo un giorno di festa poi in paese vi erano molti forestieri arrivati per i festeggiamenti e lei era parte dei festeggiamenti in onore del patrono, era parte degli spettacoli, cos? come i balli, le musiche, le rappresentazioni teatrali della vita del santo. Ormai sapeva che tutto stava per finire, non provava pi? pudore per la sua nudit?, si preoccupava solo delle fiamme; nonostante fosse una mattinata fredda sentiva molto caldo e i denti per la paura sbattevano da soli, se fossero stati tutti zitti lo avrebbero potuto sentire.

  Il carro fece l’intero giro della citt?, poi pass? nella porta orientale e and? verso una collina poco fuori la citt?. Letizia, che per tutto il tempo era stata zitta assorta in chiss? quali pensieri cominci? a gridare:

?NO! Vi prego vi scongiuro, per piet? NO!?.

  I suoi occhi terrorizzati guardavano un palo alto circa 2.5 metri che si ergeva sulla collina alla cui base una piattaforma era interamente piena di legname.

  La folla si preparava intorno al palo per vedere lo spettacolo, i bambini erano in prima fila, Letizia non li voleva perch? sapeva che ora avrebbe dato loro uno spettacolo osceno che avrebbero portato per sempre nei loro incubi.

  Il carro arriv? a pochi metri dal luogo dell’esecuzione e si ferm?.

?NO! Vi prego!?

  Fu slegata, di peso la posarono a terra.

?Piet??.

  Prov? a scappare ma subito l’afferrarono le mani forti degli assistenti e cominciarono a trascinarla verso in rogo. Letizia puntava i piedi a terra disperatamente nel vano tentativo di resistere.

?Vi scongiuro in nome di Dio?.

  Sempre di peso la alzarono sulla piattaforma, piangeva e si dimenava. Mentre due assistenti del boia la tenevano ferma altri due le incatenarono i polsi dietro il palo, poi passarono una catena intorno al collo per due giri, un’altra fu legata alle caviglie in modo che solo la punta dei piedi potesse toccare la piattaforma. Il legname era stato scelto in modo che bruciasse facendo poca fiamma e poco fumo in modo da prolungare l’agonia al massimo della sopportazione di quel corpo da ardere ed in modo che tutti potessero vedere lo spettacolo senza fumo che nascondesse loro la strega.

  Il boia ottenne il silenzio e cominci? lo straziamento dei piccoli ma dolci seni di Letizia. Da un braciere l? accanto prese delle tenaglie arroventate, le port? al seno sinistro di Letizia che fissava disperatamente il suo seno e il boia, il suo petto si alzava violentemente seguendo un altrettanto violento respiro. Il boia posizion? lo strumento.

?AAAAARGHHAAAAAAAAA?.

  Sollev? il viso, digrigno tutta la faccia, si contorse ma le catene le impedivano un movimento maggiore di uno o al massimo due centimetri. Il boia si rivolse al pubblico stringendo tra le tenaglie un pezzo del seno di Letizia, il popolo urlava entusiasta dello spettacolo e contento perch? la strega aveva quel che meritava. Grandi lacrime cadevano sul viso di Letizia mentre il sangue sgorgava lentamente dal seno mutilato. Nuovamente silenzio, nuovamente un grido, nuovamente il volgo in festa, anche il seno destro fu mutilato. Il popolo riprese a discorrere festoso mentre Letizia chiedeva piet?.

  Pochi minuti dopo cadde il silenzio, vennero nella piazza i Falieri e il giudice inquisitore. Costui si fece dinanzi:

?Letizia sei tu una strega??

?Vi prego non mi ammazzate?

?Sei una strega??

  Letizia aveva paura che sarebbe stata di nuovo torturata, con il capo lentamente fece senno di si.

?Hai qualcosa da chiedere prima che si proceda??

?Vi prego il rogo no! Piet? di me, sgozzatemi prima del rogo, cos? non soffrir??

?Abbiamo organizzato tutto per vedere una strega bruciare viva, non per sgozzarla?

?Vi prego per voi non ? nulla, ma per me ? la differenza tra una morte dolce ed una obbrobriosa?

?In nome di Cristo condanniamo a morte tramite rogo questa strega!?

?Piet? Piet??

?Che Dio abbia piet? della tua anima?

?Vi prego, vi prego, piet?, piet?!!!?

  Letizia gridava piet? guardando i bambini, i Falieri, la folla, il boia, il giudice. Il boia le si fece dinanzi con una fiaccola e la inser? tra la legna. Era caduto il silenzio, la folla la fissava. Il fumo cominci? a salire lentamente, il calore lentamente aument?, Letizia continuava ad urlare piet? cercando di fuggire, poi dopo un paio di minuti le fiamme cominciarono ad alzarsi. Letizia agitava i piedi cercando di alzarli, tutti i muscoli delle gambe erano tesi nel vano tentativo di alzare di pochi centimetri la pianta dei piedi le cui dita ora non toccavano pi? il patibolo ma si agitavano a mezz’aria. Ricordava la prima tortura che aveva sopportato e soprattutto ricordava il dolore, ora sapeva che avrebbe subito tutto quel dolore amplificato mille volte su tutto il corpo.

Erano passati una decina di minuti dal momento in cui accesero il fuoco quando le fiamme salirono, le prime scintille si alzavano e cominciarono a posarsi sulla pianta dei piedi e sulle caviglie.

?Piet? di me vi prego. Piet?. PieAAAAAAAAHGAAAAAAAAAAA?.

  Le prime fiammelle le arrivarono ai piedi, urlava come una bestia al macello, le fiamme aumentavano e le circondarono i piedi sino alle caviglie; la pelle si arrossiva, poi si creavano bolle e quindi le bolle esplodevano per il calore e per le fiamme e nuova carne era esposta al martirio. In meno di un minuto i piedi ardevano, una orrenda smorfia di dolore le si stamp? sul viso. Tutto il popolo la guardava, il dolore del supplizio era visibilissimo sul suo viso, le sue urla erano un qualcosa di disumano e diabolico, i bambini nelle prime file la guardavano attratti; il popolo con silenzio aspettava che morisse. Finalmente la strega, che avrebbe lanciato altri terribili malefici sull’intera citt?, che avrebbe distrutto i loro raccolti, ucciso i loro figli, portato le loro figlie sulla cattiva strada veniva punita per l’odio che aveva nutrito verso il genere umano. L’odore di sudore, che copioso scendeva sul suo viso e sul corpo, misto all’odore della carne bruciata e del fumo le sembrava strano, come se fosse l’odore della morte, mentre si spargeva lungo i fianchi della collina inebriando tutto il pubblico che la guardava attonita. Letizia si dimenava, si agitava, urlava, sbatteva la testa da un lato e dall’altro, le mani si agitavano frettolosamente ferendosi i polsi con le catene; tutti vedevano le fiamme salire veloci verso le ginocchia. In breve Letizia sent? sui piedi le unghie che si squagliavano per il calore, quel fluido scese nelle fiamme, la sua mente cap? che ormai non c’era nulla da fare, ma una forza innata dentro di lei le comandava ancora di resistere, ancora di lottare per cercare di sopravvivere. Il fuoco si avvolgeva su se stesso e saliva richiamato dal vento tra le due gambe ancora intatte. Dopo pochi minuti le fiamme erano ormai alle cosce, il sudore scendeva copioso dal corpo ed evaporava al contatto con la fiamma. Continuava a gridare mentre sulle gambe la carne si ustionava e prendeva fuoco, in breve arriv? alla vagina, al deretano e alle mani. Letizia poteva solo oscillare la testa da un lato e dall’altro a causa delle catene al collo. Le prime fiammelle si posarono sulla peluria vaginale, bruciarono subito. Quando le fiamme incominciarono a bruciare i tessuti esterni alla vagina la folla grid? festante, la vagina di satana era punita, ora si che giustizia era fatta, Il Maligno non avrebbe potuto pi? fare sesso con Letizia quando questa sarebbe giunta nell’inferno. Le fiamme entravano nella fica e le bolle la ricoprivano e ne fuoriuscivano, altre bolle vennero a formarsi nei tessuti interni. Nel deretano le fiamme si arrotondavano e vi entravano veloci e saettanti. Le mani si agitavano con le fiamme che le circondavano, la si vedeva muoversi seguite dalle fiamme che da queste erano sprigionate. Il popolo era sempre pi? inebriato dal rogo, i bambini in prima fila guardavano il supplizio festosi e gioiosi. Il sudore ormai non scendeva pi? sul corpo ma a causa del calore evaporava subito appena uscito dai pori.

  Erano 10 minuti che i piedi stavano ardendo quando POP, le ossa si spappolavano per il calore, Letizia continuava disperatamente ad urlare. POP; poi ancora POP. Perse l’appoggio sui piedi ormai ridotti in cenere, tutto il peso ormai gravava sulle mani e sul collo; cominci? a respirare a fatica a causa della catena che le stringeva il collo. Dopo circa mezzo minuto cominci? a gridare con meno vigore di prima, cominci? ad agitare la testa con meno vigore.

    Intanto le fiamme erano arrivate ai seni che si ricopriva di bolle, le ferite dello straziamento in breve non si riconoscevano pi? sui suoi seni, le bolle e la carne maciullata in un attimo li sostitu?. Letizia respirava affannosamente e le fiamme seguivano l’alzarsi e l’abbassarsi affannoso del suo petto, digrign? i denti. Le unghie delle mani si stavano anch’esse fondendo. Era ancora cosciente.

  Il dolore era immane, indescrivibile, saliva dalle gambe, lo sentiva dentro le sue viscere nella zona sessuale e dentro la pancia, il dolore arrivava sino al petto; sopra sentiva il calore tremendo, quasi come se i supplizi fossero due, prima il calore insopportabile, pi? caldo dell’acqua bollente e poi le fiamme che la distruggevano.   

  Letizia voleva solo morire, non pensava ad altro che a porre fine a quella tortura, incominciava ad arrendersi alle fiamme che le stavano straziando tutto il suo giovane e dolce corpo di ventitreenne. Si, morire subito, perch? non muore subito, porre fine a quella sofferenza immediatamente, gi? i piedi, le gambe erano distrutti e non appartenevano pi? a quel corpo, perch? continuare tanto inutilmente uno strazio su un corpo gi? tanto straziato? Perch? punire ancora di pi? chi quella ragazza che gi? ha subito un martirio orrendo con met? del suo corpo mangiato dalle fiamme mentre ? ancora cosciente? Perch? il boia, i giudice, i Falieri, il popolo, i bambini, non hanno un po’ di piet?, perch? non spengono il fuoco, eppure l’acqua ? tanto vicina? Perch?, dopo averlo spento non la sgozzano? Perch? anche senza spegnere le fiamme non la uccidono subito con delle frecce? Non faranno nulla di tutto questo, non provano alcuna piet? per una strega.

  All’improvviso ?AAAAAAARRHAA? i capelli presero fuoco con le prime fiammelle che si erano alzate dal suo petto;  la sua testa si agitava sul rogo seguita dalle fiamme, provava a non urlare per evitare che le fiamme le entrassero in bocca ma queste entravano nelle narici richiamate dall’aria che respirava, nelle orecchio. Voleva solo morire, se ora le fiamme bussavano alla sua bocca perch? non farle entrare, il dolore era immane ma almeno sarebbe durato poco, perch? porre resistenza al dolore quando porre fine a questo ? l’unica cosa che brami? Smise di urlare e cominci? affannosamente a respirare a bocca aperta, le fiamme vi entravano e in pochi momenti la lingua prese fuoco, le gengive si lacerarono e i denti se ne staccarono.

  Letizia agit? un altro poco la testa e le mani; poi finalmente, dopo quasi 30 minuti da quando le prime fiamme accarezzarono i suoi piedi, la strega mor?. Le fiamme continuarono per quasi un ora ad ardere le sue carni, poi si placarono, le ceneri vennero sparse al vento per non dare degna sepoltura alla strega in modo che la sua anima fosse dannata per l’eternit?.

  Questa ? la storia di Letizia accusata di stregoneria.

Same as L'inquisizione e la strega (italiano) Videos

3 years ago
  • 0
  • 12
  • 0

Naughty Girlfriend 8211 Part 1

Hi, I am Krish and Preethi is my girlfriend, I’m tall and handsome not athletic, most times my girlfriend dresses very modestly not even exposing an inch of her skin, no one can look at her with a bad intention. But rarely she dresses explosively which kill all the men on her way, we were in love but she escapes whenever she feels hot air from my nostrils. We used to have all fun on the phone but she wanted to stay virgin till the marriage. She seduces me with her sweet voice which becomes...

1 year ago
  • 0
  • 17
  • 0

A Mothers Dream Chapter Five

I slept in between them that night after fucking Mum whilst she ate Dolly out again and this time it was Dolly's turn to drink my cum from Mum's swamp-like pussy and when I awoke in the morning, I was seconds from spurting into Dolly's warm mouth. The pair of them were insatiable, incredibly sexy women who just couldn't get enough of each other, or whatever else was on offer.Eventually, though, I escaped and invested the money I'd taken from Granville in a second-hand Rover, it took just one...

Incest
1 year ago
  • 0
  • 34
  • 0

My First Time With a Guy2

I was 20 years old, working night security at a factory near my house where I spent most of my time looking at porn and jerking off. I had known for years that I was into both guys and girls but hadn't yet been with a guy apart from the little bit of experimentation that I mentioned above but about six months before this story took place I began to seriously crave cock. From the time I hit puberty I had basically been addicted to porn and I was into any and every type of porn that was out...

3 years ago
  • 0
  • 31
  • 0

Sumikos Joyful Blossom

The reason why young Sumiko did not have a dedicated suitor as yet was the fact she helped her parents in their tiny fish store that specialized in gourmet delights from under the sea. It was not because she was too busy to waste time on allowing a young man to court her. It certainly was not because she lacked longing for the touch of a male hand on her feverish young girlish flesh. Quite simply, it was because she carried with her the odor of fish no matter how hard she tried to wash the...

2 years ago
  • 0
  • 11
  • 0

Aunt Christine 1 The Christmas Party

Aunt Christine 1 Intro and the Christmas partyMy mom’s parents had 10 c***dren. The last one, aunt Christine is 17 years older than I and the baby of her family. She has 2 k**s, both boys, and we as cousins always got along even though we never really hung out. Her husband is a dentist. They’re what one would call, a “perfect” family. 

Christine is really one fine woman. 5’6” about 135 lbs, legs that come up to her armpits and D cups, I would say although I’ve not yet measured them if you know...

2 years ago
  • 0
  • 363
  • 0

Valentines Day

Valentine's DayBy BZBrian and Debra Valentine celebrated their' third wedding Anniversary on St. Valentine's February 14th 2004. Brian had decided that this anniversary was going to be really special, he had prepared for the memorable occasion for nearly three anxious months. It was then, three months ago just after a very forgettable Thanksgiving getaway that he had decided that their marriage needed to take on a new direction.Brian and Debra were not your typical young married couple...

2 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

Liberty and Justice for AllChapter 2

Catherine couldn't help but laugh at her friend's stupid jokes due to her good mood as she cleaned the bar top to get it ready for the oncoming swarm of drunks and perverts. Most of them wouldn't be there until nightfall anyway though. "Hey, don't make it such a big deal..." she said while throwing away a cloth into the trash and bringing out a new one from a cabinet underneath the bar. Her friend scoffed. "No big deal, eh? You bagged a VIRGIN, Cathy! You hit gold, baby! You brought...

3 years ago
  • 0
  • 20
  • 0

My hot Bengali wife and her older sisters freshy h

I am married to a 29 year old beautiful and sexy petite british born Bengali woman. Her older sisters husband is fresh from Bangladesh and is 47. He is dark and ugly and is quite aggressive! I have seen him stare at my wife on more then one occasion and at first it used to piss me off! I mean my wife is hot, young and educated and out of his league! He is a ugly old freshy! I saw him perving on her and then brush past her as he walked past her. She noticed and looked back at him and he just...

1 year ago
  • 0
  • 11
  • 0

Saving My Marriage part 15

*************************************************************** I had found a shop that had what I was looking for fairly quickly, and luckily so because they were near closing. I found my purchase after a bit and I headed towards the restaurant at the end of the boardwalk. I found my group sitting at a table on the patio and I crossed to join them. They had already ordered some appetizers and drinks. As I went to sit down between Stephanie and Amy, I gave Amy's shoulder a squeeze. ...

2 years ago
  • 0
  • 17
  • 0

Stories of my Youth Chapter 7 Meeting Jatz

We were sitting drinking our coffee in Linda and Ken’s bedroom. Ken had tried to pressurize me into agreeing to deceive his girlfriend, Jatz, who he was bringing back with him to Australia when he returned from his offshore work in six weeks’ time.  I had resisted that pressure but unknown to Ken, his behaviour was slowly destroying my trust in him.Rather than liking him I was now starting to despise him. I didn’t feel comfortable with that feeling and I was starting to worry that it may rub...

Cuckold
2 years ago
  • 0
  • 30
  • 0

Miss Prissy Paunceworth Chapter VII Prissys Prognosis

This is a female authoritarian sissy boy story, although with a softer touch than many others. There is sugar and spice and everything sissy- nice! So, if lots of frilly outfits, swishy milk-sop behavior and a little kinky sex are your thing, please read on. If not, thanks for looking anyway. It is also a purely fictional fantasy work. No references are intended to portray any actual persons, places or events whether past or present. This penultimate chapter is rated R. There is...

3 years ago
  • 0
  • 24
  • 0

The Hypnotists AssistantsChapter 3

The Amazing Roger sat bow tie askew in his tawdry dressing room. He was tossing down his second Scotch. He looked anything but amazing. Darlene, looking even uglier in half-removed makeup, was ranting furiously. "Why in the fuck do we pay Johnny if he can't control who comes in the door?" she screamed. "Our Mr. Kelly should never have been allowed in... much less allowed in with a fucking gun in his hand. We are lucky to be alive. Jesus H. Christ... just think of it... what if he had...

3 years ago
  • 0
  • 28
  • 0

Aspiring actress Chelseas story part 1

Jim left casually like any other business meeting, Chelsea heard the front door of her 1 bed apartment clicking shut behind him. She reached for the towel flung over the foot of the bed and wiped the thick ropes of cum that were dripping down her chin and onto her exposed pert B cup breasts. Her eyes puffed up from the watering she had experienced from taking him so deep. As she raised herself from her knees, seeing the reflection of a young, 20 year old, long haired brunette that she no...

3 years ago
  • 0
  • 20
  • 0

Pennarasi My Darling

Hi all this is Harish writing a real life sexperience with office colleague  I am a SW guy working in one of the reputed organisation in chennai as a team leader age 28,slim built average looking and not a great cock like whats shown in the movies .We used to have cab pickup to office and drop back since we were supporting european counties .It all started when i saw this girl in the cab and my heart jumped a bit . She was from my area but two streets away and we didnt speak for a week . Then...

3 years ago
  • 0
  • 13
  • 0

ChallengeChapter 4

Josie and I had been to an auction and were chilled from having been in the cold and rain for over half the day. We had all our purchases home and were in the kitchen. Grandpa asked, "You went a little nuts today, how bad did you blow your budget?" when we were having a cup of coffee to warm up. Josey came over with her pad and began to tell Grandpa how much we had paid for each item. He couldn't believe the prices, and when we had totaled everything up, he said, "You know, I've never...

3 years ago
  • 0
  • 30
  • 0

Newlyweds

My best friend that I've known since I was in kindergarten had finally tied the knot.  It wasn't a race or anything, but we all thought we’d be single in our late twenties.  It seemed fate had other plans for her.The reception itself wasn’t glamourous. The venue was in the town hall of Cripple Creek, Colorado, the town we’d all called home for our whole lives.  The church in which they were married was right down the road.  No need for any type of limo to drive them a half mile away....

Voyeur
3 years ago
  • 0
  • 20
  • 0

The Mystery of the Mountain

Clyde Barlow exhaled an enormous cloud of fragrant pipe smoke, pulled at the brim of the filthy, brown cowboy hat, and smiled a toothless smile. “So, you bought that old lodge up on Crippled Pine Creek? That’s a piece o’ Teton County hist’ry ‘f ’ere ever was one. Yessiree, been there since WWI, and afore that, it’uz mining country. Up in them mountains there’s a whole bunch o’ old, rotted-out cabins and them little mines them prospectors dug lookin’ fer gold. I suppose your lookin’ to get away...

3 years ago
  • 0
  • 17
  • 0

The Eager Fool

I was one of the smart ones. School was easy without effort. I barely spent time on homework, never studied, kept straight A’s. Lacrosse and martial arts kept me in great athletic shape despite my utter lack of talent for the former, it allowed me to cross social groups between the nerds and jocks easily. My first girlfriend for 2 years had never let me past 2nd base, and maybe I overcorrected by losing my virginity after my first date with the second girlfriend. We had a short but passionate...

1 year ago
  • 0
  • 15
  • 0

Helping Josh

My brother and I were always close. He was a good brother, a year older than me, and because he was somewhat of a nerd, he always helped me with homework and such. Josh had never had much luck with girls. He couldn’t string three words together when talking to a girl. Of course, his looks didn’t help. He was bone skinny, red headed, and covered with freckles. Needless to say, at the time he entered his first semester of college, he was still a virgin. I wasn’t exactly a cheerleader. At...

3 years ago
  • 0
  • 22
  • 0

The Journey of Elizabeth

The story you are about the read is about a world both like and unlike our own. Sex trade is not on a black market, but a regular occurrence. Women and men go missing all the time and no one even comments on it. The one rule: if you are foolish enough to be taken, then you deserve whatever happens to you. This is the story of a young woman named Elizabeth and how she found her way to happiness and peace?Chapter 1 I met my Master in the most unusual way possible. I heard about his ability to...

3 years ago
  • 0
  • 29
  • 0

Emerald Princess Chapter 1 Whateley Fan Fiction

This novel is set in the universe of the Whateley Academy. It takes place after most of the current universes characters have graduated. As such it is fan fiction for the Whateley Academy series. It may or may not match the timeline, characters, and continuity, but since it's fan fiction, who cares? Most likely it will not match the canon of the universe. I believe this is the first work that has been written with the ABDL community in mind. As I begin posting this I have about...

3 years ago
  • 0
  • 16
  • 0

For the love of it

I love my husband, I really do. Sex is pretty good and he would do anything for me. But I was selfish and I cheated. I let it happen and I became such a fuck toy. But it was weird when he found out. I don’t think you can imagine the relief I felt when my husband finally came to me and asked if was having an affair. I lied and said I had not, like a reflex, even before I could think. Why didn’t I tell him, of course I had fucked around, and have been for a year. I thought about sex all the time...

3 years ago
  • 0
  • 13
  • 0

Caitlin Part 3

I'd tried to walk around Caitlin as she stood in front of me. I couldn't do it without brushing her, and moving up against her. I could not believe this was happening. She'd literally just walked into my living room at the end of me watching porn and jerking off into a paper towel. She was so chill, mellow, and not the least bit embarrassed. I on the other hand felt like a total fucking tool.After a conversation that lasted a couple of minutes, I got up and moved out of the chair. She stood...

Teen
3 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

The Sissy Effect

[This story was inspired by another short story I read online some time ago, titled 'The Bimbo Effect.' (Not the one I see for sale on Amazon). In that story, a male character transforms a dominant career woman into a bimbo. It made me think that what's sauce for the bimbo was also sauce for the sissy, so wrote this version. Enjoy.] The Sissy Effect Luke Armstrong reviewed the last quarter's figures on his computer screen in his large, luxurious office. It had been a great...

1 year ago
  • 0
  • 13
  • 0

The Trailer Park The Fourth YearChapter 21

"Tony, I've been looking for you all over." I looked up from the book I was reading. "Kelly, what the hell are you doing here?" It was the end of third period, and Allie had just left. I was sitting in Mrs. Wayne's classroom waiting for the bell for lunch. Thursday's menu was sloppy joes. "I snuck over. I needed to talk to you." The middle school was only a few blocks from the high school, but she was lucky that nobody spotted her. "Wait here," I said. "Even when the bell...

1 year ago
  • 0
  • 16
  • 0

First Dates Are Kissing Dates Murmuring with Starlings 1 and 2

Murmuring with Starlings 1 and 2 First Dates are Kissing Dates By Frances Penwiddy Copyright © Frances Penwiddy 2016 Murmuring with Starlings contains material of an adult nature and is not suitable as reading material for minors. This is a work of fiction and any resemblance to persons living or dead is coincidental A chance encounter in a chat room that leads to electronic meetings and eventually John asks Emma for a date. But Emma has old fashioned ideas, she's a...

2 years ago
  • 0
  • 15
  • 0

Hot Subha in a cool building

I am a Sanjay living in Chennai. now I am 21. This was some time ago when I was in first year college. We lived in a building in Chennai, which had eight families. Five of these families had daughters including my own sister. All the girls were friendly with my sister and therefore with me. We were about seven boys who tried hard to impress the girls. We would play cricket while all the girls watched from their balconies. Since I was a sportsman, I was pretty good at extra curricular...

1 year ago
  • 0
  • 50
  • 0

Black TGirls

This next premium site is going to be a real treat for anybody who likes to jack off on their lunch break while also enjoying a big, fat sausage. Black-Tgirls is exactly what it sounds like, and Black Tgirls are exactly what you’re going to find there. As much as I appreciate clever porn site titles, I like the no-bullshit approach here. Nobody is going to be surprised to see all the ding-a-lings on these Ebony whores unless they’re illiterate.The tagline at the top of their landing page calls...

Premium Shemale Porn Sites
2 years ago
  • 0
  • 13
  • 0

Carol Cums Home

My name is Carol. You may have read about my time at the lake in Early Retirement. As you might remember, I had to return home on Thursday. Wednesday was a long night and I had more sex than I had had in many months. I learned to enjoy women and big cocks. I learned that night that I could take big cocks, not just in my pussy, but also in my ass and down my throat. On Thursday morning, I got out of bed where I had slept with Ken, Ruth, and Sue Ann after the party. We all bathed and dressed and...

2 years ago
  • 0
  • 12
  • 0

Heart of a Black Man

Raphael Dorval leaned back on his chair inside the Carleton University library, sighing deeply. The last day of July 2012 and he was still a thousand dollars short for the classes he wanted to take come September 2012. He was going to have to hustle in the month of August, for real. Life wasn’t easy in the City of Ottawa these days, if it ever was. The big and tall young Black man groaned at the prospect of working more shifts at the security company which hired him in mid-2010. Paying for...

2 years ago
  • 0
  • 19
  • 0

My Little VentrueChapter 13

~~Beatrice~~ Beatrice had no idea Dolareido had so many dark, hidden corners. “You Carthians. It will never cease to amaze me how much you want to adapt the modern,” Jacob said. “Modern?” The two of them were deep into North Side, and probably near the edge of the city. It was a big city; she’d never been out this far. “That you would take a car, instead of this!” The crazy Nosferatu gave that weird chuckle of his, and jumped. With the old, dark robes he was wearing, he looked like a...

2 years ago
  • 0
  • 23
  • 0

Erica Olafson Journeys of the Tigershark Vol 9Chapter 6 High Father

The Stellaris scientist-led us through several connecting tube tunnels and stopped at another airlock module. Space is limited, unfortunately, and we can’t accommodate Nul or ... is that a Y’All?” I put a firm tone in my voice.”Is there a problem with that?” “Oh no, I voted for their admission. I just noticed the Ensign rank insignia and wondered how it managed to get to be an officer that fast.” “He joined the Union as an individual ahead of his kind. This is Ensign TheOther, a valued...

1 year ago
  • 0
  • 14
  • 0

Accommodating LadyChapter 5

I opened my eyes at 9am in the unfamiliar bedroom, initially disorientated, but my brain quickly got up to speed. Yawning and stretching, I manoeuvred my morning glory into the guest bathroom for relief and speedily completed my ablutions, including a shower and shave. Dressed in shorts and a tee shirt, I ambled into the kitchen, where Ruth and Zelda were bustling around chatting easily and making omlettes. It was all very domestic and I was greeted with a peck on the cheek from each and...

1 year ago
  • 0
  • 14
  • 0

William Redman CarterChapter 7

An ominous feeling radiated from the black hole as the sun peered over the horizon. A huge construction crane towered over William. He watched the cage slowly approach the hole. He lifted a hand and the operator stopped lowering the cage. William turned his back to the hole. Medicine men from all over the country had gathered in a great circle around him. Behind them, stood hundreds of warriors. Every man was dressed in tribal costumes. It was not that their costumes had importance in their...

3 years ago
  • 0
  • 17
  • 0

Dance Hall Tryst

I can remember the 90s fondly, good music, good fun and it was when i finally got old enough to drink. One night i entered a local dance club and saw a lovely lady in a dress sitting at the bar talking to a female friend. Casually, i walked up, ordered a Zima trying to be cool, yeah, Zima remember that? The girl was a lovely brunette with red lipstick, heels and looked very classy. Almost like the sort of girl i figured might not give me the time of day because i was a regular joe. Overhearing...

1 year ago
  • 0
  • 12
  • 0

Older Woman in Coffee Shop Part 5

--------------------------------------------------------------------------- DEPTHS OF TRAINING --------------------------------------------------------------------------- James didn't know how long he'd been handcuffed to the bed or how many times he'd made her cum, but neither seemed to matter. Angella appeared to be a never ending fountain of desire and need, not to mention the literal fountain she'd filled his mouth with, twice. It was an understatement to say that she was like no...

4 years ago
  • 0
  • 12
  • 0

Fucked Sister With The Help Of My Mother 8211 Part 1

I stay in Hyderabad with my mother and sister in my house.My father passed away in my child hood.I am having sexual relationship with my mom since when I am 19 years old.My age is 24 now.I will tell u how I got involved in Incest relationship with my mom in next part of my story. Coming to my mom,She is very beautiful women with stats of 36-26-38 .Many of friends say that my mom is so beautiful(But their intentions is that she is sexy and they want to fuck her). My mom treats me as a husband in...

Incest
2 years ago
  • 0
  • 20
  • 0

Unguent 4

Laura took the ferry back to New Jersey more than an hour later, having walked all the way instead of taking the bus. She’d stopped on the way to get herself a chocolate chip frappe and some water from a Starbucks on Broadway. Chocolate had always been her friend when she was emotionally rocky. Becoming young and attaining a fantasy body did not mean that her habits had budged an inch. That would take more than a magic unguent. She sat on the ferry which was almost as crowded as the one she had...

Novels
2 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

To Live In a FactoryPart 3

Next morning he spent setting up gear, sorting out the sheet music, which he had already printed in three copies, and planning for printing the missing pages. When he went to lunch, he brought his laundry to drop it in the containers. He had hardly sat down in the cantina when Sarah turned up. "Hi, Jonas. I have two messages for you. A gentleman called. He wanted me to tell you that your coffee lady is in hospital with a broken leg and a concussion. He said you would know who she...

1 year ago
  • 0
  • 10
  • 0

Work Gone Wild

Reddit Work Gone Wild, aka r/WorkGoneWild! I mean who doesn’t right? How can you toil away for 6-7 hours per day and not get a sudden urge of arousal? It’s just not possible to work so long without thinking of coming home to your wife or girlfriend, tired after a long day at work and just fucking their brains out before calling it in for a good night sleep. Well, sometimes you don’t have any wife or girlfriend to come home to, so what can you do? Well, there’s always porn, and it’s never...

Reddit NSFW List
1 year ago
  • 0
  • 12
  • 0

JulesJordan Abella Danger Shows You Her Throat Is Just As Deep As Her ASS

Abella Danger is a pretty excitable gal when it comes to cock – so imagine how thrilled this little slut is to take the most massive cock on Earth. Mandingo Challenge certified, Abella goes for the gold! With the daunting task of taking this BBC down her throat, she doesn’t bat an eye – she does it! Perhaps more than anyone – ever? That isn’t all, the tight little brunette rides this cock too, and takes it like a good girl. She even manages to fit that gigantic...

xmoviesforyou
1 year ago
  • 0
  • 9
  • 0

NubileFilms Freya Parker May 2022 Fantasy Of The Month

Freya Parker and Mick Blue have reservations for dinner tonight. Hoping to make the evening even more memorable, Mick has a gift for Freya: a new necklace. Freya tells Mick that she’s going to go put on her new jewelry and get changed. He gently reminds her to be quick because their reservation is coming up quickly. In spite of Mick’s request, Freya takes her time getting dressed in her sexy little red number. When she returns to the living room, she points out oh so sweetly that...

xmoviesforyou
3 years ago
  • 0
  • 18
  • 0

Peep My LovelyChapter 3

They talked for two hours. He confessed his affair with Tammy, and admitted his confused feelings, still protesting his love for Sarah. She told him that she had enjoyed fucking more with both he and Billy since the peeping fantasies had begun, as though her mind heightened her passion. They agreed that whatever was missing in their marriage, the best course was to see where these games led. "What's she like, this Tammy?" "She talks dirty, like you did tonight. She seems to want me...

2 years ago
  • 0
  • 15
  • 0

Slave to the EmpireChapter 20 Endings and Beginnings

Savren waited in the small chamber in silent vigil. He had remained in the room since he returned, refusing all guests. Upon the altar before him lay Trelyana. The magicks wrought upon her were terrible indeed, but it was possible that his love could bring her back to him. At least, that is what both his Master and the Lady Murelle had said. He prayed daily to his Goddess for both strength and patience. The magicks that warped her mainly affected her unique nature. She was born of a Vampire,...

2 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

How it started

Pure funThis is a story on how I first started sharing my wife. A long while ago before we had k**s, my wife and I were pretty heavy partiers. Drinks, shots and she dabbled in recreational stuff. One night we were out with a few friends and were pretty well wasted, she more then I cause she was doing liquid G. My buddy drove so I told him to crash at my house so he didn't have to go all the way to his house. So on the was she passed out and we had to carry her into the house. She finally was...

3 years ago
  • 0
  • 13
  • 0

The Adventures of Juggs December 2010

I think I'd sat there for about ten solid minutes, just twiddling my thumbs. I looked at my watch. 11.23. In an hour and 23 minutes we'd sold precisely three DVDs. I say "we." I was there with a model named Liz. She was 22, 5'9" tall, slender with great legs and a very fine E cup rack. She'd done her best to reel in the customers. Plenty of guys were happy to stop and chat with her but when it came to spending some cash, they backed off. My business partner, Michael, and I had spent...

1 year ago
  • 0
  • 14
  • 0

The Way BackChapter 24

Jenny noticed I was somewhat abstracted at work. Thankfully she ably discussed the implications of the Austria trip with Geoff, and I was relegated to keeping a watching brief. There was a good deal of planning to be done and the complications of acquiring the building next door were, well, building. At the end of the day, Jenny asked if I wanted her that night. What a silly question! Then I realised I hadn't asked her to be there when Ann arrived. I pointed out that Ann might well be...

3 years ago
  • 0
  • 33
  • 0

Revenge

Slow Smoldering Revenge Helen was my boss. Around two years ago I had reason to question some tax advice she had provided to a client. At the time I was 59 and was a senior tax adviser for a major firm of accountants. To ensure accuracy it was necessary for advice to be checked by a second person, in my case by Helen, and in her case by the tax partner. Although I was Helen's junior I had considerable more experience than she did having worked for many year for a major bank and having...

3 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

At Trails End

At a shabby bar in northern Michigan I was having a few beers with my friends and meeting some of the locals. We were up there camping, fishing and relaxing spending most of our nights at this small bar called Trails End. The locals included the typical t-shirt, and John Deer cap wearing guys and the females ranged from heavy single moms to dried up drunks looking for someone to hang on all night. My friends, all white suburban upper middle class types, loved to pick on them behind their...

3 years ago
  • 0
  • 17
  • 0

Aliens and CowboysAtria

Once back onboard the Poseidon, Marta was wide-eyed and curious about pretty much everything. So Mark, Annabelle, Rayven and Laruun took her on a quick tour of the Battlestar, while everyone else went for showers and then to bed. Shortly after starting the tour, there was an announcement that they were going into light drive and that the trip to Atria should take about 4 days. An hour or so later they finally returned to the royal quarters. Marta was still excited, and she was amazed at...

1 year ago
  • 0
  • 14
  • 0

Living a CAP Based PresentChapter 60 The First Jump

I stepped through the doorway. Ensign Munfree jumped to her feet and turned to look at me. “Captain,” she shouted. I nodded. “Helm, can you plot a course for system Gee One Dash Six Five Nine?” “Sure,” Lance Corporal Kelly said. He turned to look at the controls. “Captain?” Ensign Munfree asked. “I need an all ship intercom channel,” I said. My own words felt weighty on my tongue. “This announcement won’t be welcome.” Chaz sat down and turned to her controls. She seemed to move...

2 years ago
  • 0
  • 19
  • 0

Sweet Cruel Revenge

I am Munna,29 yrs old,6 ft tall, little bit extra sex drive. I work as a manager of a indo-Chinese company that runs a couple of knitting and garment factory. I don’t want to name the city for obvious reason. We have labor problem like, indiscipline, strike for no reason, theft etc. Most of the labors are involved with union, that prevents us to take any stiffer action. In a junior management level meeting, I asked the dept managers and supervisors to personally contact me if they had any...

1 year ago
  • 0
  • 6
  • 0

First ejaculation

I was in fifth grade and my two best friend were two years older than me. Joe was the real intellectual one and Larry was the jock. One Friday afternoon after school we went to Larry's house to practice . Larry was very good at it because his dad use to coach wrestling. Larry had his own wrestling mat in the basement of his house. I didn't know what jacking off was at this point in time, but I was about to find out. All I knew was my dick would get hard but I didn't know why or what to do about...

First Time
2 years ago
  • 0
  • 17
  • 0

Mates

MatesBy Brewt.BlacklistJune-August 2010Office MatesOffice"SHE'LL SEE you now."Georgia Tate was the biggest bitch, the hardest, most ruthless cunt in the company. Yes, I said cunt. Everyone exhaled harder through their noses when she left a room, and their headaches usually took an hour to recede. The analgesic budget was high in our sector.Alana, though, her secretary, was something worth tolerating the prospect of having to talk with Georgia just to be in the same room with her for a little...

3 years ago
  • 0
  • 14
  • 0

Jupiter Underfoot

When Mira opened her eyes, Jupiter spread below her feet. Bands of cream and red crept past, rippling like hazy scarves. Despite the silhouetted mesh of stylized leaves and vines that reinforced the thick stack of shield glass between her and the planet, Mira's head lazily pirouetted and she clutched the arms of the wing chair on reflex. Then the floor swept to black from left to right and the silhouetted leaves and vines reflected the interior lights again, turning brassy against the dark...

3 years ago
  • 0
  • 16
  • 0

My Sexy Colleague In Karachi

Hi. This is Dani from Karachi. 30 Male, a CA by profession. I am working as Manager Finance in a reputed company, managing the whole company in the absence of owner. This event happens last year when I want to appoint an accountant in my department. In consent with my owner we decided to appoint a female accountant as they are more loyal to work.I gave an advertisement in news papers and as a result got 1000’s of resumes. I have selected 10 cvs in which the candidate pics are attached and they...

2 years ago
  • 0
  • 26
  • 0

The Walking Dead Reworked

2:31am. Your mind is rudely forced to turn back on when you hear a loud crash, followed by incomprehensible shouting coming outside of your bedroom window. Your eyes shoot open and you lean up inside your bed, the cool night air from the cracked window grazing your bare chest. You try to listen clearly for what is going on, but can only make out more distance noises and yelling. You look over and see that the noises woke your fiancé, Christine, up as well, who was sleeping right next to...

2 years ago
  • 0
  • 23
  • 0

Lauras Story an Interracial Lesbian RomanceChapter 118

The worst of all possible things happened to Laura. The same night after her afternoon with Karen, as she was nursing her bruises and ravished pussy and burning nipples, Trina phoned her. "Hi, Laura," Trina said brightly, a tone of voice Laura hadn't heard from her in weeks. "It's me. Trina. I been missing you. Had to talk to you, hope you don't mind." Oh god! Laura thought, feeling her heart flutter. What's happening here? "Of course I don't mind," she said. "How could I...

Porn Trends