Quando una sera Achref venne a casa mia per fare l amore
- 3 years ago
- 50
- 0
Quando Una Sera Achref Venne A Casa Mia Per Fare L'amore 2 free porn video
Era passata una settimana dal nostro ultimo incontro, in cui gli avevo
rivelato di voler cominciare la transizione, quando venerd? pomeriggio
arriv? il solito messaggio Whatsapp che mi informava del suo arrivo:
"Ordina pizza. A casa tua per le 20.00". Achref si annunciava cos?,
ordinando la pizza e, come contorno, il fatto che dopo avremmo fatto sesso
e dormito insieme. Nella nostra relazione esclusivamente carnale, lui
veniva a casa mia ogni venerd? sera dopo il lavoro e il copione si
ripeteva uguale. Da cinque anni ormai funzionava cos?, senza sbavature o
grossi cambiamenti. Io ero contenta proprio perch?, su un certo piano
fisico, con lui mi sentivo incredibilmente donna quando facevamo l'amore.
Da subito la nostra intesa sessuale era stata vicina alla perfezione. Lui
prima si faceva spompinare da me, e io adoravo il suo fallo, che aveva su
di me un potere magico. Il potere di farmi sottomettere completamente.
Achref poi mi dispensava una certa tenerezza baciandomi in bocca e
succhiando i miei capezzoli ancora piccoli, ma affamati di baci. Ma era
quando mi diceva di girarmi, e si metteva il preservativo e mi penetrava,
che tutti e due raggiungevamo l'estasi assoluta. Achref non mi aveva mai
fatto sentire dolore nel possedermi. Mai. Nonostante un fallo non enorme,
ma neanche piccolo, fin dalla prima spinta il mio ano si conformava
perfettamente alla sua forma, regalandoci vibrazioni di piacere
fortissimo. Sin dalla prima volta, Achref sapeva perfettamente quanta
forza dare, e il mio retto era ben felice di accoglierlo e metterlo a suo
agio.
Questa sera, ovviamente, era diverso. Non si era fatto sentire tutta la
settimana, ma questo non era insolito. Io trepidavo al pensiero della sua
risposta alla mia decisione. Sarebbe entrato come al solito, si sarebbe
seduto in soggiorno come faceva sempre e con la faccia seria mi avrebbe
detto che mi lasciava, perch? a lui le donne non interessavano? Avrebbe
fatto l'amore con me un'ultima volta, prima di andare via e cercare un
altro uomo passivo da inculare come un oggetto sessuale? Mille domande si
inseguivano nella mia testa, finch? suon? il citofono. Uscito
dall'ascensore, la sua faccia era quella di sempre, con un sorriso appena
accennato che era il suo modo di farmi sapere che era felice di vedermi.
Entr? dalla porta, e come al solito and? a sedersi al tavolo del
soggiorno. Io feci per avvicinarmi, e lui esord?: "Cosi vuoi essere una
donna, eh?" Io risposi: "S?, amore, ? la cosa che desidero di pi?. E' da
quando avevo nove anni che so di essere una donna transessuale." Al che
lui: "Vedi, Emmanuel, ci ho pensato tutta la settimana. Non me
l'immaginavo, ma in fondo non mi ha sorpreso." "Sai, amore, sei stato tu,
con la tua virilit?, a far uscire definitivamente la donna che ? in me.
Da cinque anni, grazie a te, vivo in un sogno bellissimo. E' tempo che
questo sogno diventi realt?." "Tu sai, Emmanuel, a me le donne non
piacciono. Ma io e te stiamo insieme da cinque anni, e penetrandoti e
regalandoti il mio seme, venendo nella tua pancia, ? come se avessi
marcato il territorio. Ti sento mia. Tu appartieni a me. Tu sei mia.
Quando diventi donna, voglio essere io il tuo uomo, e voglio sostenerti in
ogni passo della transizione. Essere il tuo solo uomo." Prima che,
sopraffatta dalla gioia, potessi dire qualcosa, Achref si alz? di scatto,
si avvicin? e mi baci? in bocca tenendomi delicatamente tra le sue
braccia. Se qualcuno fosse stato l? con noi, avrebbe visto un uomo e una
donna che si trasfiguravano in una dimensione di amore appassionatissimo
ed eterno. Per la prima volta, Achref mi stava amando teneramente,
trattandomi come un uomo innamorato tratta la sua donna. Mi avevano detto
che gli uomini arabi possono essere amanti piuttosto irruenti (Achref mi
aveva sempre fatto capire che mi voleva sottomessa), ma anche molto dolci
con le loro donne. Era vero. Le mani del mio uomo sui miei fianchi e sulla
pancia (era estate e io ero a torso nudo), la sua bocca sulle mie labbra e
sul mio seno... l'ansia dei giorni precedenti era sparita di colpo e io
venivo invasa da un'ondata di femminilit?, di gioia, di grazia e di
pienezza del mio essere. Tanta felicit? non l'avevo mai provata. Davvero.
Achref mi stava rendendo donna con la sua virilit? e il suo amore. Io, dal
canto mio, mi preparavo a essere la sua donna, ad amarlo e a servirlo come
avevo fatto fino ad allora da uomo genetico. Passammo diversi minuti a
baciarci e ad amarci, fino a quando lui mi disse di ordinare la pizza
perch? aveva fame.
Una settimana dopo, simbolicamente di venerd? (il 21 giugno, giorno del
solstizio d'estate), io facevo le prime iniezioni di ormoni femminili. Al
massimo della felicit? e oltre, cominciava il bellissimo sogno della mia
transizione. Diventavo finalmente una donna. Per me. Per lui. Per noi.
Oceana
- 01.05.2020
- 38
- 0
Quando una sera Achref venne a casa mia per fare l amore 4
- 3 years ago
- 40
- 0
Quando una sera Achref venne a casa mia per fare l amore 3
- 2 years ago
- 39
- 0
